Laboratorio di legatoria e restauro

Per far fronte in maniera più efficace alle problematiche connesse alla conservazione e al restauro del materiale cartaceo e pergamenaceo, sin dal 1995 è stato istituito nell’Archivio di Stato di Potenza un Laboratorio di legatoria e restauro dotato di personale altamente qualificato che purtroppo, negli ultimi anni, si è ridotto ad una sola unità.

Il Laboratorio è fornito di tutte le attrezzature necessarie negli interventi di restauro manuale, di legatoria antica e moderna e di cartotecnica (vasca termostatica, rastrelliera, presse, tavolo luminoso, telaio, cella di umidificazione, tagliacartoni, tagliarisme elettrica ecc.)

Una parte dei lavori di restauro viene eseguita secondo una programmazione periodica: molti documenti conservati nell’Archivio di Stato, infatti, sono pervenuti in cattive condizioni e devono essere restituiti alla piena fruibilità. Il Laboratorio effettua anche operazioni di pronto intervento: nei casi, ad esempio, di immediata urgenza di recupero di documenti da esporre in mostre o da sottoporre a digitalizzazione. Vengono poi eseguiti interventi di restauro del materiale librario e di cartotecnica, mediante l’allestimento di contenitori conservativi di particolari caratteristiche e dimensioni e la rilegatura di libri e inventari.

Un altro campo di attività è costituito dalla predisposizione dei progetti dei lavori di restauro finanziati dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e affidati a ditte esterne, mediante la redazione del capitolato dei lavori e delle perizie di spesa secondo le vigenti norme.

Nel più vasto ambito della conservazione e della tutela, il Laboratorio esercita un ruolo di primo piano, sia mediante il continuo controllo ambientale dei locali di deposito per la prevenzione di eventuali condizioni deterioranti, che tramite il periodico monitoraggio dello stato di conservazione della documentazione.

Negli ultimi anni il Laboratorio ha svolto un’interessante opera di studio e di ricerca, come in occasione dell’intervento su alcune tavole cianografiche del 1882, ritrovate notevolmente frammentate e in condizioni di disidratazione così avanzate da farle ritenere irrimediabilmente perse. Considerata l’assenza di notizie riguardanti interventi già altrove eseguiti su documenti di analoga tipologia, le operazioni di recupero hanno impegnato il personale in un propedeutico lavoro di ricerca e sperimentazione che ha condotto alla fine ad una soddisfacente ricostruzione di tutte le tavole e ad una completa restituzione della loro leggibilità. Un altro notevole progetto ha riguardato il recupero di fogli membranacei di codici musicali liturgici utilizzati come coperte di protocolli notarili. Estratti, puliti, spianati e restaurati, i frammenti sono andati ad arricchire la raccolta di frammenti di codici in possesso dell’Istituto.

Notevole è l’attività del Laboratorio nel campo della valorizzazione del materiale archivistico. Fondamentale, in particolare, il suo contributo all’attività didattica: la sosta nel laboratorio costituisce uno dei momenti maggiormente apprezzati dai visitatori dell’Archivio. In occasione poi di iniziative culturali, come esposizioni e mostre documentarie, il Laboratorio fornisce un prezioso supporto curando le operazioni di allestimento.

Infine, il Laboratorio ha svolto negli ultimi anni un’importante opera di consulenza e di salvaguardia del patrimonio archivistico regionale a favore di enti locali e diocesi lucane.